Attenzione: solo parte del sito è disponibile nella lingua selezionatade
Utente: ricordami
Parola d'ordine:
Registrati Regolamento Istruzioni
  ricerca avanzata

Monetazione Romano Repubblicana

<< Monetazione Romano Campana Monetazione della Guerra Sociale 91 - 87 a.C. >>

Nel mondo romano la moneta fece la sua prima apparizione relativamente tardi, anche un paio di secoli dopo, rispetto ad alcune aree della Magna Grecia, della Sicilia e della vicina Etruria. Eppure alla fine del IV sec. a.C., nei decenni in cui vanno datate le piú antiche serie emesse a nome dei Romani, Roma aveva già acquisito un ruolo egemonico nel Lazio. Una cronologia assoluta della prima fase della monetazione romana non è stata ancora definita con certezza a causa sia della difficoltà nell’interpretare le fonti antiche e sia della scarsità di ritrovamenti archeologici che non permettono di dare datazioni sicure e definitive. Sono tre le correnti di pensiero che negli ultimi cento anni hanno cercato di dare un ordine cronologico alle prime emissioni della moneta romana.

La teoria “tradizionale” che si basa sulla ricostruzione dell’Eckhel, del Mommsen e dell’Haeberlin (con la conferma in due importanti opere di catalogazione quali il Babelon "Description historique et cronologique des monnaies de la République Romaine" 1885 e il Grueber  "Coins of the Roman Republic in the British Museum" 1910) ha come punto fermo la data dell’introduzione del denario al 269-268 a.C. in base alle testimonianze storiche (i passi di Plinio e di Livio). Subordina l’inizio e lo sviluppo dell’attività monetaria dei Romani, a partire dalla seconda metà del IV secolo a.C., alle vicende militari, sociali ed economiche di Roma. In questo modo la serie prora di nave alluderebbe alla vittoriosa battaglia navale combattuta dai Romani ad Anzio nel 338 a.C. contro la Lega Latina; la serie della ruota all’apertura della via Appia nel 312 a.C.; le monete romano-campane con leggenda “RΩMAIΩN” al “foedus aequum” del 336 a.C. tra Roma e Neapolis. La riduzione onciale (sempre seguendo il passo pliniano) posta al 217 a.C. (e conseguente ritariffazione del denario a 16 assi).

Questo ordinamento cronologico che sembrava aver raggiunto uno stadio finale non suscettibile di alcuna modifica o miglioramento fu scombussolato da una nuova corrente di pensiero elaborata tra gli anni venti-quaranta dai numismatici inglesi Mattingly e Robinson sulla base di un’”ardita” interpretazione di alcuni passi di commedie di Plauto. La nuova teoria, chiamata “ribassista”,  proponeva il 187 a.C. come data per l’introduzione del denario, considerando il 269 a.C. come l’inizio della monetazione romano-campana. Sempre al 269 a.C. veniva posto l’inizio delle prime serie fuse, con quella della prua al 235 a.C.; al 217 a.C. la riduzione semilibrale del bronzo. Intorno a questa nuova ipotesi il Sydenham riordinò l’intera monetazione repubblicana in “The coinage of the roman republic”, 1952.

Successivamente una nuova teoria, chiamata “intermedia” (già abbozzata dal Giesecke e dal Milne) veniva proposta verso la fine degli anni cinquanta dal danese Rudi Thomsen nel suo “Early Roman Coinage” 1961,: l’introduzione del denario veniva posto tra il 218 e il 202 a.C. (successivamente al 209 a.C.) durante la seconda guerra punica; poneva al 269 il didramma romano campano Ercole/Lupa e al 289 a.C. la serie fusa di bronzo Giano/Mercurio in coincidenza con l’istituzione dei tresviri monetales.

Quest’ultima teoria trovò un immediato riscontro nei ritrovamenti archeologici dei primi anni sessanta di Morgantina (l’odierna Serra Orlando): alcune monete, in perfetto stato di conservazione e tutte pertinenti alla prima fase della monetazione del denario, furono ritrovate, in uno strato sigillato da un incendio, in un piccolo ripostiglio nel santuario di Demetra e Kore (un denario, quattro vittoriati, tre quinari e un sesterzio), e in un ripostiglio all’interno di una cisterna di una casa privata (un aureo da 20 assi, 8 quinari e 27 sesterzi). Incendi provocati nel 211 a.C. quando Roma riconquistò la città ribelle e la rase al suolo.

Sulla base di questi dati e attraverso una revisione in parte autoptica del materiale disponibile (attraverso l’esame di una serie di tesoretti o ripostigli inquadrati cronologicamente secondo la loro composizione: “hoard evidence”), Michael Crawford ha costruito il suo “Roman Republican Coinage” 1974, incentrato su una datazione del denario a “poco prima del 211 a.C” e la contemporanea svalutazione del bronzo a livello sestantale. La serie piú antica delle romano-campane (Marte/Protome equina) veniva posta all’ultimo decennio del IV secolo a.C. (in un primo momento questa data non era anteriore al 280 a.C.); al 269 poneva il didramma Ercole/Lupa (la prima emissione argentea della zecca di Roma); la serie della prora di nave e i primi quadrigati al 225, mentre le varie tappe della svalutazione della libbra romana venivano concentrate tra gli anni 217 e 211 a.C. (semilibrale, post-semilibrale e sestantaria) in rapida successione e giustificata dalla grave crisi finanziara in cui Roma si trovava nelle seconda guerra punica.

Queste nuove scoperte archeologiche hanno permesso di accantonare definitivamente la teoria ribassista (il denario al 187 a.C.) ma non la teoria tradizionale con la datazione del denario al 269 a.C. Secondo i loro fautori (la scuola numismatica italiana) lo scavo di Morgantina è solamente un indizio di esistenza di alcune serie monetali e non è da considerare la data di emissione; l’abbassamento al 211 a.C. comprimerebbe le abbondanti emissioni di denari in un arco cronologico troppo ristretto; la moneta antica rimaneva in circolazione per molti decenni, molto di piú quella in metallo pregiato; Morgantina è molto lontana da Roma  relativamente ai tempi di viaggio di allora; gli elementi di valutazione offerti dai ripostigli sono spesso aleatori, nulla conoscendosi dell'occultatore e dei motivi dell'occultamento.

Lo studioso belga Marchetti, in relazione alle evidenze archeologice di Morgantina, ha ipotizzato l’introduzione del denario tra la fine del 215 – inizi del 214 a.C. L’aspetto principale è che i livelli stratigrafici contenenti le monete sarebbero da mettere in relazione non con gli incendi della città durante la riconquista romana del 211 a.C. (perché in questo caso si sarebbero dovuto rinvenire un maggior numero di monete puniche) ma con gli incendi causati dai Cartaginesi nel 213 a.C. quando conquistarono la città: gli scavi avrebbero interessato, dunque, il quartiere occupato dalla guarnigione romana che presidiava la città (da ricordare che Morgantina, durante il conflitto con Annibale, si ribellò a Roma passando ai Cartaginesi un paio di volte ed altrettante volte ripresa da Romani con la forza). Dello stesso parere anche la Caltabiano che sulla base dello studio del tesoretto di Agrigento (il rinvenimento  nel 1987  presso il Bouleuterion di aurei della serie Marte/Aquila), datato al 213 a.C.  ha ipotizzato l’introduzione del denario tra la fine del 215 – inizi del 214 a.C. Altri studiosi, pur ritenendo che la riforma denariale sia da collocarsi in epoca posteriore a quella proposta tradizionalmente, ipotizzano una data anteriore alla seconda guerra punica: per Fusi Rossetti l’anno 235 a.C. circa (tra le due guerre puniche).

In attesa di una nuova Morgantina (e con ritrovamenti con stratigrafie assolutamente certe), che possa dirimere la “vexata quaestio” sulla data dell’introduzione del denario da cui dipende tutta la prima fase della cronologia della monetazione romana, la situazione attuale vede dunque fronteggiarsi principalmente due diverse teorie cronologiche alle quali si richiamano la quasi totalità degli studiosi: quella tradizionalista, sostenuta da un numero minoritario di numismatici, e quella intermedia che risulta largamente preferita, ma che non esprime tuttavia un parere univoco sull'anno preciso dell'inizio delle emissioni denariali.


Indice

IndiceRepubblicaneMonetazione Romano Repubblicana

Categorie

2635 monete per 1795 tipi: colpo d'occhio, riepilogo, ultime immagini, ultime modifiche, ultimi passaggi inseriti

Per Zecca

Africa Antioca Apollonia - Asia Apulia Cabellio Campania Canusium Cirenaica Corcyra Est
Etruria Gallia Cisalpina Gallia Cisalpina e Italia Gallia Trans- Cisalpina Grecia Italia Italia Centrale Italia Sud Est Itinerante con Brutus Itinerante con C. Antonius
Itinerante con Caesar Itinerante con Cassius Itinerante con Domitius Itinerante con Labienus Itinerante con M. Antonius Itinerante con Octavianus Itinerante con Pompeius Itinerante con Sex. Pompeius Itinerante con Silla Itinerante con Staius
Laodiceia Luceria Massalia Narbo Nord Italia Osca Roma Sardegna Sicilia Spagna

Riferimenti

  1. CRAWFORD M.H., Roman Republican Coinage (RRC) - 2 volumi, Cambridge University Press - 1995
  2. BABELON E., Description historique et cronologique des monnaies de la République Romaine, Rollin et Fevardent - Paris 1885
  3. GRUEBER H.A., Coins of the Roman Republic in the British Museum - 3 volumi, British Museum - London 1910
  4. HAEBERLIN E.J., Aes Grave. Das schwergeld Roms und Mittelitaliens, Frankfurt-am-Main 1910
  5. SYDENHAM E.A., The coinage of the Roman Republic, Spink and Son - London 1952
  6. THOMSEN R., Early Roman Coinage - 3 volumi, Nationalmuseet 1961-74
  7. ALTERI G., Tipologia delle monete della Repubblica Romana, Biblioteca Apostolica Vaticana 1990
  8. BANTI A., Corpvs Nvmmorvm Romanorvm - 9 volumi, Banti Editore - Firenze 1980-82
  9. BANTI A. - SIMONETTI L., Corpvs Nvmmorvm Romanorvm - vol. I - II - III (dei 18 volumi), Banti & Simonetti Editori - Firenze 1972-79
  10. CATALLI F., La monetazione Romana Repubblicana, IPZS - Roma 2001
  11. MARTINI R., Monetazione bronzea romana tardo-repubblicana I - Divo Iulius Octavianus; "assi" di Sextus Pompeius; emissioni dei prefetti di Antonius, Edizioni Ennerre - Milano 1988
  12. MARTINI R., Monetazione bronzea romana tardo-repubblicana II - Sextus Pompeius; le emissioni hispaniche del tipo CN.AAG; le serie di Eppius e gli "assi" siciliani, Edizioni Ennerre - Milano 1995
  13. RUSSO R., Unpublished Roman Republican bronze coins (in Essays in honour of Charles Hersch), Spink - London 1998
  14. RUTTER N.K., Historia Numorum Italy, The British Museum Press 2001
  15. THURLOW B.K. - VECCHI I., Italian Cast Coinage, Vecchi & Sons - Dorchester - 1979
  16. BAHRFELDT M., Die römische goldmünzenprägung während der republik und unter Augustus, Halle (Saale) 1923
  17. BELLONI G.G., La moneta romana, Carrocci Editore 1993
  18. BERGER F., Die Münzen der Römischen Republik im Kestner-Museum, Hannover 1989
  19. CRAWFORD M.H., Coinage & Money under the Roman Republic, Cambridge University Press 1985
  20. FUSI ROSSETTI A., Moneta e non moneta. L'aes signatum e i multipli, Rivista Italiana Numismatica 1994-95
  21. FUSI ROSSETTI A., Osservazioni sulle ricerche della prima monetazione, Rivista Italiana Numismatica 1998
  22. MORELLO A., Prorae. La prima prua di nave sulle monete della Repubblica Romana, Editrice Diana 2008
  23. PEDRONI L., Nuove ricerche sulla prima monetazione di Roma, Liguori Editori 1996
  24. PEDRONI L., Ricerche sulla prima monetazione di Roma, Liguori Editore - 1993
  25. RONCHI F., Dibattito sulla data d'introduzione del denario nella moderna letteratura numismatica, Rivista Italiana di Numismatica, 1998
  26. SANTINI A., Saggio di catalogo generale delle monete consolari anonime con simboli, Milano 1939
  27. SAVIO A., Monete Romane, Jouvence 2001
  28. BARELLO F., Archeologia della moneta, Carrocci Editore 2006
  29. CALICO' E.X., The Roman Avrei Catalogue, Barcellona 2003
  30. CATALLI F., Numismatica Greca e Romana, IPZS - Roma 2003
  31. CORRADI L., Dissertazione sull'aes grave fuso e coniato di Roma e relative riduzioni, Circ.Numism.
  32. PANVINI ROSATI F., La moneta greca e romana, L'Erma di Bretschneider - Roma 2000
  33. SOLLAI M., Le monete della Sardegna romana, Delfino editore - Sassari 1989
  34. SYDENHAM E.A., Aes Grave - A study of the cast coinages of Rome and central Italy, Spink and Son Ltd - London 1926
  35. BUTTREY TH., The triumviral portrait gold of the quattuorviri monetales of 42 a.C., The American Numismatic Society - New York 1956
  36. MCCABE A., Books on Roman Republican Coins, McCabe Andrew
  37. PAGANI A., Le monete della guerra sociale, Rivista Italiana di Numismatica, 1947
  38. POOLE STUART R., A catalogue of the greek coins in the British Museum: Italy, London 1873
  39. VARESI A., Le monete d'argento della Repubblica Romana, Numismatica Varesi - Pavia 1994
  40. LIPPI R. - DEBERNARDI P. - CAMPANA A., Bronzi postsemilibrali RRC41: studio dei conii e nuove evidenze, Monete Antiche 122 (2022)

Ultima modifica: Friday 14 November 2008 alle ore 10:54, legionario
Powered by NumisWeb 8.0.0    Utenti online in tutti i cataloghi:
Ultimo utente iscritto Batman, Tuesday 1 October 2024 alle ore 09:32