Otone (15 Gennaio - 16 Aprile 69)

Marco Salvio Otone (Ferento, 25 aprile 32 Brescello, 16 aprile 69) fu il secondo Imperatore a salire sul trono nell'anno dei quattro Imperatori. Apparteneva ad una famiglia nobile di origine etrusca e fu uno dei piú cari amici di Nerone, fino a quando, a causa di Poppea, i due ebbero un litigio e Otone fu mandato come governatore in Lusitania. Qua governò per dieci anni con molta moderazione e nel 68, insieme a Galba si rivoltò contro Nerone, tornando a Roma.

Sperando di succedere a Galba, Otone dovette, invece, subire una sconfitta, infatti, venne adottato dall'Imperatore, Lucio Calpurnio Pisone. Otone non si arrese e il 15 Gennaio dopo aver assoldato ventitré pretoriani si recò al Palatino e si fece proclamare Imperatore; tornò al Foro e una volta incontrato Galba lo fece uccidere brutalmente insieme a Pisone. Otone fu investito dal Senato che gli dette il titolo di Augusto e la tribunicia potestate.

Promise di governare con saggezza e giustizia ma l'arrivo della notizia di acclamazione in Germania di Vitellio scombinò tutti i piani. Si preparò alla battaglia e dopo aver respinto Vitellio a Piacenza le sue truppe furono sconfitte, per non aver aspettato le forze dalla Dalmazia, nella battaglia di Bedriaco.

Forte comunque di esercito valoroso, accettò la sconfitta e si ritirò per dormire. La mattina dopo si trafisse il cuore con una spada e molti suoi fedeli fecero uguale durante l'immediato funerale che succedette.

A Brescello fu eretta una modesta tomba con su scritto "Dis manibus Marci Otonis".

Tacito ci dice che Otone con il suo sacrificio all'età di 37 anni, avrebbe voluto far finire le guerre civili, ma l'arrivo di Vespasiano, a insidiare il vincitore Vitellio, lo rese vano.

Ultima moneta in catalogo: CLM28