Quincussis
(Moneta) |
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| Dritto | Verso |
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Testa laureata di Giano barbato.
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Prora di nave a destra. In alto: V
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Nominale: Quincussis
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Materiale: AE
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Tecnica:
fusione
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Diametro:
110 mm
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Peso: 1 400 g
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Periodo
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Cod.
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Zecca
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RRC
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Rarità
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Immagini |
225-217 a.C. | R-RRB9/7-1 | Roma | - | U | |
Nel 1925, P. Bonazzi, in un articolo pubblicato sulla Rivista Italiana di Numismatica (pag. 11-16), scriveva di aver esaminato in una collezione privata un "pezzo assolutamente sconosciuto, unico eccezionale, realmente autentico": un quincussis della serie librale della prora. La moneta fu rinvenuta (insieme ad un dupondio della serie della ruota) da un contadino che la vendette: di mano in mano il quincussis venne alla fine donato a Benito Mussolini che a sua volta lo donò al Medagliere del Museo Capitolino. Incerta è ancora la questione sulla sua autenticità: il Bahrfeldt e la Cesano lo considerarono un falso, il Bonazzi e il Ricci lo ritenevano autentico. Il Thomsen (Early Roman Coinage, del 1961, vol. 1 pag. 78-79 n. 878) pur ritenendolo in un primo tempo autentico, lo considerò poi una falsificazione. Il Sydenham (1952) e successivamente il Crawford (1974) non lo hanno inserito nei loro cataloghi. Viene invece catalogato da Thurlow & Vecchi (1979) in Italian Cast Coinage, n. 50. In un articolo sul RIN del 1989 Patrizia Calabria propende per l'autenticità. Non viene inserito dal Rutter in HN Italy del 2001. Nella revisione di Italian Cast Coinage del 2013, non viene catalogato dal Vecchi. |
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