Tiberio (19 Agosto 14 - 16 Marzo 37)
<< Augusto (16 Gennaio 27 a.C. - 19 Agosto 14) | Caligola (18 Marzo 37 - 24 Gennaio 41) >> |
Tiberio fu adottato da Augusto nel 4 e alla morte di quest'ultimo egli gli succedette ufficialmente come Princeps.
In gioventú si distinse per i suoi numerosi successi, vincendo campagne ai confini settentrionali dell'impero e nell'Illirico. Una volta assunto il potere, che inizialmente rifiuto, si limitò a conservare i confini, grazie anche all'operato del nipote Germanico e si impose con importanti riforme sia economiche che politiche.
Fu coinvolto nella morte di Germanico, si credeva, infatti, che Pisone, inviato da Tiberio insieme al nipote a combattere in Oriente, l'avesse avvelenato. Tiberio fu molto cauto nell'esprimersi ma nessuna accusa ufficiale venne infine mossa; Pisone fu processato per crimini precedenti.
Il successivo erede fu dunque Druso, anch'egli abile. Druso fu subito minacciato dal prefetto del Pretorio Seiano, che ne frattempo stava accumulando potere, spinto da una fame di potere. Nel 23, Druso morí e anche stavolta la colpa ricadde su Tiberio, quando, invece, furono stati Seiano e la nuora di Tiberio, Livilla.
Tiberio, ancora senza un erede e danneggiata la sua opinione pubblica, si ritirò a Capri. Nel mentre Seiano stava realmente iniziando a credersi il futuro imperatore e iniziò una campagna di persecuzione verso i figli e la moglie di Germanico. Morta anche la madre Livia, che Tiberio non fece divinizzare, rimase Antonia minore, la vedova di Druso maggiore, che con molta scaltrezza inviò una lettera all'Imperatore indicandogli tutti i torti che Seiano stava facendo all'Impero. Egli fu dunque destituito e condannato a morte; il suo corpo fu lasciato al popolo che ne fece scempio.
Tiberio passò il resto della sua vita a Capri, pur mantenendo contatti con Roma e inserí nel testamento il nipote di Germanico, Gaio, detto Caligola che apparve subito il pretendente ideale al trono.
In procinto di recarsi per l'ultima volta a Roma, Tiberio rinunciò, a causa della sua paura del popolo romano che evidentemente non lo considerava un buon princeps e durante il ritorno in Campania fu colto da un malore. Credendolo morto fu proclamato immediatamente imperatore Caligola, ma poco dopo Tiberio rinvenne, ma fu ugualmente ordinato di soffocarlo con delle coperte per non creare scompiglio. La plebe romana fu assai felice della morte di Tiberio, reagendo con festeggiamenti e distruzioni di statue raffiguranti l'Imperatore. Tiberio aveva 79 anni dei quali 23 furono trascorsi come Imperatore di Roma.
Ottenne nel corso degli anni:
• Tribunicia Potestas per 38 anni: dal 26 Giugno del 6 a.C. al 25 Giugno dell'1 a.C. e poi dal 26 Giugno del 4 al 37;
• Consolato per 5 volte: nel 13 a.C., 7 a.C., 18, 21 e 31;
• Salutatio imperatoria per 8 volte: 9 a.C., 8 a.C., 6, 8, 9, 11, 13 e 16;
• Pontifex Maximus: Marzo del 15;
• Pater Patriae: titolo rifiutato per ben due volte.
Ultima moneta in catalogo: CLM98
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