Il Crawford (pag. 562 nota 245) non inserí nel catalogo questa tipologia in quanto gli unici tre denari conosciuti (del British Museum, di Parigi e del Vaticano) vennero considerati suberati (e tutti e tre provenienti dalla stessa coppia di conii).
L'esemplare apparso in asta Sternberg (poi NAC 72 lotto 425) invece non sembrerebbe suberato e soprattutto non proviene dagli stessi conii delle altre tre monete. L'esemplare di Parigi è stato recentemente analizzato: pur pesando appena gr. 3,17 è composto di Ag 97,5% - Cu 1,3%. Anche il denario del British Museum (di gr. 4,21) in seguito ad analisi sul peso specifico potrebbe essere considerato autentico (cioè non suberato). Ed ambedue le monete sono della stessa coppia di conii. La moneta del Vaticano invece (di gr. 2,92) non proviene dagli stessi conii dei denari del British Museum e di Parigi (come aveva ipotizzato il Crawford). Witschonke B. Richard: "The H denarius rehabilitated" in The Numismatic Chronicle n. 168 (2008), pagg. 141-145 e tav. 22 |